Il Burnus, detto altrimenti Aslham, è un mantello in lana di media lunghezza, dotato di cappuccio e generalmente di colore chiaro, che ha rappresentato un elemento caratteristico dell'abbigliamento maschile nell'Africa del Nord. Il suo nome deriva dal latino birrus, che stava ad indicare proprio l'indumento da porre al di sopra degli abiti.
L'elemento caratteristico del Burnus è senza dubbio il cappuccio, solitamente molto abbondante e terminante con un pompon, questo accessorio permette una copertura quasi totale del corpo, in modo da poter utilizzare il capo per proteggersi dalle intemperie. Il burnus non presenta lacci o fibbie per il fissaggio, bensì un'unica cucitura sulla parte superiore che permette di indossare il mantello proprio come fosse un maglione. Le sue origini sono antichissime e lo collocano in Nord Africa, dove alcuni disegni rupestri, hanno mostrato i modelli primordiali di questo tipo di mantello. Il burnus però, oltre che delle popolazioni africane, era tipico anche dei personaggi clericali, molti dei quali divenuti santi in futuro, che infatti usavano indossare questo tipo di indumento.
Il Frock Coat, al contrario dei modelli sino ad ora citati, non presenta origini antiche, esso infatti venne realizzato nei primi anni del 1800, ed utilizzato esclusivamente da uomini a livello informale, ma principalmente in ambito militare. Si presentava contraddistinto da una lunghezza media, arrivava infatti fino alle ginocchia, ed era caratterizzato da un colletto stile militare prussiano, ampie maniche ed un'apertura centrale a livello posteriore. Il suo nome ha origini inglesi e può essere tradotto in italiano con il nome tonaca-cappotto, di fatti presentava una chiusura a bottoni, con un doppio petto e un lieve restringimento intorno alla vita.
|